Jul
23
La dimensione del viaggio
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In questi giorni stiamo studiando abbastanza e abbiamo finalmente imparato le mitiche classi di nomi in cui tutta la lingua si dividede. Il mondo è diviso (per il momento) in 7 classi. Gli esseri umani appartengono alla classe M/Wa, ma non da soli, infatti anche gli animali e le professioni sono inseriti in questa categoria…
Tutte le altre classi sono riservate invece a tutto quanto “non respira” secondo la definizione che ci ha dato il nostro insegnante.
Ora, praticamente tutto (verbi, aggettivi, preposizioni,…) si accordano con queste classi!
In ogni caso, visto che la macchina che dovevamo avere partirà se tutto va bene domani dal Giappone, stiamo entrando nella dimensione del viaggio tanzaniano – che è sicuramente un ottimo modo per mettersi nell’ottica di questo popolo.
Ci sono posti, e persone che abbiamo conosciuto, a 2,5 giorni di viaggio dalla prima strada asfaltata, e la nostra distanza dall’Italia (tecnicamente circa 18/20 ore) si ridimensiona sicuramente. Ma anche un viaggio di 200km (diciamo l’equivalente, così per citare un caso, della strada che intercorre tra Cavaria con Premezzo e Parma) può diventare un impresa. E non per guasti al motore, o strani intasamenti del traffico, ma perchè 6 ore alla fine passano in fretta se ti devi fermare ogni volta che qualcuno alza una mano, ha bisogno di un passaggio, o semplicemente vuole sapere dove vai.
Anche qui non mancano le aree di servizio e le soste (previste o impreviste) dove l’autobus viene circondato di venditori di ogni tipo, che hanno sviluppato tecniche di vendita davvero ricercate (altro che piede nella porta). Le pannocchie elevate a 3 metri di altezza ne sono un esempio.
Vi prometto una foto a breve. Magari dal prossimo viaggio.
Paolo
Jul
14
Isimila – a qualche kilometro da Iringa
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Ciao a tutti,
dopo una lunga settimana di studio, siamo riusciti ad inserirci in una gita diretta a Isimila, una sorta di PGCT (Piccolo Gran Canyon Tanzaniano).
Tempo fa doveva essere un lago. Ora si può ammirare il lavoro di secoli e secoli di erosione.
Lasciamo parlare le immagini e continuiamo a studiare. Ciao!
Jul
11
Tulikwenda ku ona mwenga!
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Siamo andati a vedere la torcia!
Qui in Tanzania, l’affare della torcia è una cosa davvero seria, e rappresenta l’occasione per festeggiare l’unità nazionale e mettere in risalto le opere e le costruzioni realizzate.
Girando per le città o i villaggi più grossi, se trovate un edificio realizzato in cemento e mattoni, avete un’ottima probabilità di trovare, da qualche parte, una torcia che ricorda il passaggio della fiamma anche da lì!
Ma non dovete pensare a corse e a staffette: la torcia arriva comodamente scortata su una jeep, con un corteo di danzatori, cantanti e gruppi locali. Ogni città chiaramente vuole organizzare per l’occasione la festa più imponente.
Noi, questa torcia, l’abbiamo vista già in tre posti e abbiamo colto l’occasione per deliziarci degli spettacoli che si susseguono durante questi eventi.
ecco un po’ di foto solo per voi! Federica vi racconterà meglio come sono state queste danze!
Paolo e Fede