Benvenuti a Njombe – Tanzania

Ciao a tutti

queste giornate sono piene di incontri e di discussioni.
Ieri ho fatto la prima guida su fuoristrata e tra l’altro dalla parte opposta della strada.
La pista era tenuta benissimo ma a me sembrava di essere sulla Parigi Dakar…
e infatti, non appena ho preso la mano e iniziato ad accelerare, abbiamo preso delle buche tremende.
Meno male che la macchina di Acra è bella e resistente.

Comunque qui girano già delle nostre foto segnaletiche, fatte con cura dal miglior fotografo di Njombe!
La giornata di ieri è stata anche densa si incontri significativi e di bambini piccoli e piccolissimi con occhi grandi e mani che cercano di afferrarti le gambe per essere coccolati un po’.
Abbiamo pranzato presso l’ospedale di Ikonda, dove abbiamo incontrato Giovanni (o meglio don Giovanni come sosteneva la Fede), il papà di Cecca e marito di Daniela degli scout di Varese.
Al pomeriggio abbiamo incontrato Baba Camillo, ma l’Uomo e il suo operato meritano un articolo a parte, che scriveremo quando lo conosceremo meglio. Comunque il primo incontro è stato veramente toccante.

Un abbraccio

Paolo e Fede

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L’emozione di passare l’equatore è sorprendentemente forte nel momento in cui dal computerino del sedile davanti si vede l’aereo che viaggia sul continente africano e supera la linea mediana…dal quel punto sei a testa in giù!

Facciamo scalo a Nairobi che il sole sta per tramontare, la maggior parte dell’equipaggio ha terminato il suo itinerario e questo ci permette di spostarci di fianco al finestrino per l’ultimo tratto di volo fino a Dar es Salam.

In poco tempo il sole scende sotto la linea dell’orizzonte e il cielo si incendia di nubi bellissime, che danno la sensazione di essere in mezzo al mare. Il buio cala accompagnato dai toni dell’arcobaleno che qui sono incredibilmente saturi di colore.
Ecco che compaiono i colori dell’Africa, così intensi da sembrare innaturali; sono gli stessi che ritrovi nei batik con gli animali nella savana, nei parei che indossano le donne, nelle lenzuola stese ad asciugare al sole.

Spostando lo sguardo dalla parte opposta del crepuscolo, il buio intenso è interrotto da punti luminosi: sembrano chiari come le luci delle barche, siamo infatti quasi sul mare…per un po’ non riesco a capacitarmi che siano davvero stelle, così vicine che ti vengono addosso…

Fede

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Karibu Njombe

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Ciao cari,

queste due semplici parole, le abbiamo gia’ sentite un sacco di volte, da tutte le persone che qui ci accolgono calorosamente, sorpresi e felici del fatto che abbiamo deciso di vivere per un anno a Njombe.

Il viaggio e’ stato lungo, ma tutto e’ andato bene!

Appena usciti dall’aeroporto abbiamo riconosciuto questo Paese dai profumi e dagli odori che ti colpiscono subito, all’improvviso, ma che poi ti rimangono addosso, nascosti da qualche parte, e che non ti lasciano tanto presto…

Abbiamo appena fatto delle foto tessera per i documenti vari che dovremo fare: e’ stata un’esperienza veramente particolare! Ma non vogliamo togliervi la sorpresa e quindi al piu’ presto vi metteremo sul sito le nostre bellissime foto.

Oggi ci siamo incontrati con Lucia, Kevin e Walter di COF e abbiamo condiviso le finalita’ del nostro progetto e della presenza qui. Ci hanno accolto con entusiasmo, avevano addirittura preparato una stanza per ospitarci in caso di necessita’ e ci hanno mostrato quello che sara’ il nostro ufficio. Sulla porta c’e’ una targa con scritto “FIRST AID” – speriamo porti bene!

La prossima settimana visiteremo i progetti di Nessuno Escluso e un paio di progetti di Acra.
Poi dall’8 luglio iniziamo la scuola presso il Riverside Campsite di IRINGA, il famoso campeggio dove impareremo lo Swahili.

In questo momento, mentre vi scriviamo, dalla finestra dell’ufficio di Acra stiamo sentendo delle donne che si esercitano in canti di corale: sono davvero bravissime!

Un abbraccio e a presto

Fede e Paolo

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