Benvenuti a Njombe – Tanzania

Maengineers

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Il futuro della Tanzania è degli ingegneri, non c’è dubbio.
Ai lati delle strade, nei campi, ovunque si posi lo sguardo, loro sono li e ti hanno già visto e stanno già parlando tra di loro di te o rimangono a bocca aperta osservandoti guidare la macchina. Sono gli ingegneri, o meglio i maengineers, come qualcuno li chiama.
Quest’espressione ci ha sempre divertiti e ogni tanto anche noi li chiamiamo così. Sembrano tutti seri e impegnati nella loro troppo grande o troppo consunta uniforme scolastica, le scarpe eleganti e pulite a dovere con il prodotto nazionale KIWI (lucido nero per scarpe), con la cartelletta o lo zainetto su una spalla sola, mentre si incamminano di fretta per chissà quale appuntamento a metà mattinata: un po’ di ritardo a scuola o semplicemente come si dice qui “hanno avuto qualche altra cosa da fare lungo la stada!”
Qualcuno ancora a scuola non ci va, qualcuna di nostra conoscenza è stata espulsa addirittura dall’asilo per il buco troppo grande nel maglioncino dell’uniforme e lei ce lo racconta ridendo con i suoi occhi che si guardano tra di loro! Questi piccoli ribelli poi si trovano a gruppetti per le stradine del villaggio e inventano oggetti di ogni tipo: costruiscono modelli complessi di veicoli a quattro, sei , otto ruote, articolati e rivestiti dei nuovi colori delle schede telefoniche del paese; palle di corde e stracci e altre diavolerie con ogni sorta di materiale disponibile.
Insieme non hanno paura di nessuno e sono sempre pronti a farsi una belle chiacchierata con il mzungu della situazione, e si divertono molto se vengono chiamati con il titolo che gli si addice.
Come ci ha spiegato una persona che lavora con noi:
“Loro sono i veri ingegneri perché se stai un po’ li a parlarci ti accorgi che sono veramente molto intelligenti e ti rendi conto che forse invece a te era sfuggito un qualcosa che loro sanno darti sempre. Per questo io li chiamo così: Uhè maengineers vipi!”
E noi con lui.

Comments

One Response to “Maengineers”

  1. Francesca on December 6th, 2008 8:35 pm

    Ciao Federica e Paolo,stasera con Paola, la mamma di Dario,ho visitato la mostra dell’equo di Cavaria.Bellissime le stoffe che avete mandato in Italia e molto bello anche l’allestimento opera anche della mamma Antonella che sprizza entusiasmo da tutti i pori.Vi penso sempre e vi auguro un GRANDE NATALE perche’ e’ grande quello che state facendo!Bacioni Francesca Corrado Chiara.

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