Benvenuti a Njombe – Tanzania

Beneficiando dell’arrivo della corrente elettrica a COF, abbiamo iniziato un programma di corsi serali per i bambini che vivono al centro. Ci siamo organizzati in due gruppi di studio: Paolo e Livio insegnano inglese e informatica agli studenti che stanno finendo le elementari, io tengo un corso di disegno per i bambini fino alla 3 classe di scuola primaria.
Lunedì pensavo di insegnare loro a tenere in mano righello e compasso per disegnare quadrati e cerchi…non è stata proprio una cosa semplice!Intanto non era ben chiaro che un righello serve per misurare e per tirare delle linee dritte, quando ho chiesto loro di tracciare una linea di 10 cm e di segnare con un punto ogni unità, si sono messi fare il lavoro a mano libera riproducendo il righello come un disegno. A fine lezione per farli divertire un po’ avevo raccolto delle vignette della settimana enigmistica, quelle in cui bisogna trovare le differenze: sono rimasti tutti estasiati dai disegni, ma hanno fatto parecchia fatica a trovare qualche differenza; a parte Olafi che si è davvero appassionato e le ha trovate quasi tutte, gli altri hanno pensato di iniziare a segnare dei particolari a caso sostenendo che fossero diversi.
Ad un certo punto la lezione si è interrotta perché sono entrate due ragazze del corso di inglese, Gertruda e Stella, che avevano il compito di presentarsi. Subito i bambini della mia classe si sono alzati in piedi gridando: Good morning sisters! Era sera…ma loro sono abituati a stare a scuola al mattino e quindi sanno salutare così! Dopodichè le ragazze hanno dato loro il permesso di sedersi e hanno iniziato a guardarsi tra di loro preparandosi a fare una cosiddetta scena muta.
Per toglierle dall’imbarazzo ho pensato di intervenire chiedendo loro: What’s your name? e fin qui tutto a posto, ma alla fatidica domanda: How old are you? hanno risposto: We are fine thank you!
Sarà il solito problema delle donne che non amano svelare la propria età?

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Comments

2 Responses to “Repetita iuvant?”

  1. Mamma Valeria on February 12th, 2009 11:26 am

    Ciao, ma sanno qual è la loro età? E’ davvero importante insegnare l’inglese, non solo ai ragazzi tanzaniani …. anche ai nostri alunni italiani !!!
    E’ la lingua che ci mette in comunicazione con gli altri … e voi sapete bene come sia stato essenziale per voi parlare il loro Kiswahili.
    Ed è proprio fantastico sentire Paolo e Federica dialogare con scioltezza nella lingua locale!!!
    Dai che ce la fate …. Bacioni a tutti i bimbi:
    Ema, Paolina, Rachel, Musa, … tutti tutti, comprese le “SISTERS”. Mamma Valeria

  2. antonella on February 14th, 2009 10:20 am

    14 Febbraio 2009

    Su un bellissimo KANGA (stoffe tipiche della Tanzania) recentemente acquistato a Njombe c’è stampata questa frase in lingua swahili :

    NITAISHI NAE KWA RAHA NA TABU
    Vivrò con tè nelle gioie e nelle difficoltà.

    È un buon augurio per le giovani coppie come voi !

    Molto belli questi Kanga e Kitenghe….si potranno ammirare, con altro artigianato Tanzaniano e non, dal 3 all’11 Aprile alla Mostra-vendita dei prodotti del mercato equo solidale presso l’Antico Palazzo comunale di Cavaria, organizzata dall’Angolo del mondo.

    Ciao, mamma Antonella

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