Benvenuti a Njombe – Tanzania

Dall’alto questo posto sembra solo meraviglia. Non le vedi le piccole tragedie che si nascondono dietro gli alberi. Dall’altro questo è un posto da safari. Il viaggiatore, e mzungu, parola utilizzata per indicare il bianco deriva appunto da questo viaggio, scorge le c ose sottostanti con curiosità, sfoglia villaggi e strade come su una rivista da agenzia. Si commuove per bambini e vecchi, che si mostrano senza pudore ai suoi occhi. Continua il suo viaggio. Incontra un cibo diverso, a volte ostile, ma si riprende con 5.000 fermenti vivi. Si spaventa per le malattie tropicali, ma trova rifugio in una protezione medica ad ampio spettro, che non fa che rafforzare ulteriormente le malattie, rendendo inefficaci le cure tradizionali. Continua il suo viaggio.
Ma cosa capita a chi decide di fermarsi un po’? Cosa succede dentro chi decide di scendere dalle altitudini e camminare per un po’ con i piedi per terra, nelle strade di polvere o fango, per vedere cosa si nasconde dietro la patina dei viaggi e dei leoni con 144 denti aguzzi?
Cosa succede non lo so. Poco per volta affiorano comportamenti diversi. Alcune piccole abitudini iniziano ad entrarti appena sotto la pelle, dove, pensi, sarà facile staccarle quando non saranno più utili. E così ti abitui a salutare tutti. A dare o ricevere qualunque cosa solo con la mano destra. Al rumore dell’acqua che gocciola sul controsoffitto e poi, dopo un minuto, sul pavimento. Agli abiti lavati a mano e stesi sulla stufa. Alla sensazione ruvida che ti danno sulla pelle. All’odore degli uomini che lavorano tutto il giorno e non hanno acqua corrente se non la pioggia e il fiume. Pensi la strada come un colone inglese, rigorosamente a sinistra.
Cosa resta lo scopriremo. Vedremo cosa resta dentro e cosa resta fuori.

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Comments

3 Responses to “Dall’alto, dal basso, da dentro e da fuori”

  1. Vanda on April 5th, 2009 11:39 am

    Alla fine resterà solo “ricchezza”, tanta, da condividere con gli altri e che non vi lascerà mai più. Ne sono certa!
    Un abbraccio a tutti voi con tutto il cuore.
    Vanda

  2. Elisa on April 15th, 2009 2:17 pm

    fede tu lo sai come sono sensibile al tema del “viaggio”.. fermarsi come avete fatto voi non è da tutti..e vi rimarrà qualcosa che non sarà possibile descrivere a parole..ma viaggiare guardando oltre è quasi un dovere per tutti..un abbracio elisa

  3. antonella on April 16th, 2009 9:17 pm

    Ognuno di noi è in grado di donare qualcosa, e non importa la forma o il tempo, ma l’impegno che si mette nel farlo. Decidere di vivere un anno come lo avete fatto voi, può essere un’esperienza indimenticabile, che avete avuto la fortuna di gustare ogni giorno, cercate di fare bene quello che state facendo.

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