Benvenuti a Njombe – Tanzania

Oggi abbiamo fatto tappa a Morogoro, dove qualche mese fa si è trasferita a lavorare Sabrina. Quando ci ha raccontato della sua decisione di lavorare per un progetto che coinvolge dei ratti giganti, pensavamo si trattasse di uno scherzo, ma una volta capito bene di cosa si tratta, ci siamo incuriositi per davvero e abbiamo deciso di passare per vedere con i nostri occhi le attività che svolgono, così anche da poter salutare la nostra amica prima della nostra partenza.
L’organizzazione si occupa principalmente dell’allevamento e addestramento di ratti giganti africani per effettuare due attività: l’identificazione di esplosivo all’interno dei campi minati e l’analisi di campioni di saliva per identificare la presenza di tubercolosi (o grande raffreddore come si tradurrebbe dal Kiswahili direttamente).
Fin dalla nascita i roditori vivono in cattività e vengono educati a riconoscere tutti gli odori che incontreranno nel loro lavoro. La presenza di sostanze volatili legate all’esplosivo o alla TBC vengono legate alla somministrazione di un premio culinario. Il topo, poco per volta, si abitua ad identificare attraverso il suo fine olfatto quel particolare odore e quindi a segnalarne la presenza, per ottenere il premio desiderato.
Al momento i ratti addestrati e certificati vengono già utilizzati per lavorare con i loro addestratori nei campi minati del Mozambico, mentre ancora si sta procedendo a raccogliere la certificazione necessaria e il riconoscimento medico per iniziare sul campo l’attività di test per la tubercolosi.
In ogni caso i risultati ci sembrano sorprendenti. Abbiamo visto un topo analizzare per due volte, nell’arco di 10 minuti, 70 campioni di saliva identificando quelli che erano già stati testati in laboratorio e segnalando altri 6 casi sospetti. Infatti a volte, soprattutto nei pazienti sieropositivi, il corpo non produce anticorpi e quindi la malattia non è evidenziata dal test, mentre i topi riescono comunque a trovarla! Inoltre fanno in 10 minuti il lavoro che terrebbe occupato un operatore di laboratorio un’intera giornata.
Dopo aver lottato per un anno per la supremazia all’interno della casa di Njombe con i piccoli abitanti che già la occupavano, ci ha fatto un po’ strano familiarizzare con questi topoloni di 30 cm. + coda, ma in effetti sono molto simpatici e simili a criceti.
Quindi non ci resta che dire HERO RAT!

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Comments

3 Responses to “Il ratto gigante africano”

  1. Mamma Valeria on June 19th, 2009 8:27 am

    Roba da ….. RATTI!!!
    Sembra proprio incredibile, no?
    Ciò però mi conferma come in Africa (questo grande e meraviglioso continente) possa accadere di tuto e di più!
    ciao a tutti Valeria

  2. oliviero on April 26th, 2011 1:11 pm

    Tttooppiiiii !

  3. rino busetti on November 9th, 2011 3:31 pm

    vorrei sapere dove si possono,trovare questo roditore!

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