Benvenuti a Njombe – Tanzania

Ciao a tutti!

Eccomi di nuovo a Njombe con tante novità.

La prima è che come avevo accennato nell’ultimo post da Morogoro, sono stata invitata da Giovanni Viale e la società che rappresenta, E&E (Education and Entrepreneurship), a collaborare al progetto Professional School of Njombe.

In breve.. Giovanni, bassanese con un trascorso nell’agricoltura biologica, nel mondo delle cooperative e nella cooperazione internazionale, bazzica in Tanzania dalla metà degli anni novanta. Durante le sue frequentazioni tanzaniane, incrocia la diocesi di Njombe, occupata nella costruzione di un politecnico a Mfereke, altura a nord di Njombe. Assieme a degli amici di Vicenza, Giovanni inizia a cooperare con la diocesi per la costruzione della scuola. Lungo la strada, come spesso succede, ci sono tanti incontri e il progetto si amplia e trasforma radicalmente. Dopo l’incontro con Giuseppe Biella (papà di Paolo) e ACRA infatti, Giovanni viene a contatto con la Fundación Paraguaya, un’organizzazione che nei primi anni 2000 realizza due self-sufficient school in Paraguay, e al momento si trova impegnata a diffondere e replicare quell’esperienza in altri paesi in via di sviluppo.
Il modello scolastico sperimentato in Paraguay, è studiato in modo tale da permettere a ragazze e ragazzi che provengono da situazioni estrema povertà, di formarsi e sviluppare tutta una serie di competenze imprenditoriali che gli consentiranno di presentare ed implementare un proprio mini progetto nei territori di provenienza, così da garantire loro e le loro famiglie l’uscita dalla situazione di indigenza in cui spesso versano, nonché consentire lo sviluppo del territorio.
Altra fondamentale prerogativa, è che la scuola si strutturerà fin dall’inizio per poter essere in grado di autofinanziarsi, attraverso la commercializzazione dei prodotti agricoli e dei manufatti che i ragazzi impareranno a fabbricare nei vari laboratori. In più, la scuola conta di aprire a brevissimo una guest house e un ristorante.

L’obiettivo è chiaramente molto ambizioso, ma le due scuole che in Paraguay hanno sperimentato questo modello, insegnano che la strada è impegnativa ma praticabile e vincente.

Il mio coinvolgimento al progetto è stato possibile perché Nessuno Escluso è uno dei 5 partner di E&E, società che si occupa della costruzione e dell’avviamento della scuola. Uno degli scopi del mio primo viaggio in Tanzania a novembre, con Giuseppe, Paolo e gli altri amici, era appunto quello di vedere a che punto erano i preparativi per l’inizio della scuola. Già allora il progetto ci aveva entusiasmato!

Qualche foto del primo giorno di scuola, con l’arrivo degli studenti provenienti da tutta la regione di Njombe.

La seconda notizia, è che una volta coinvolta nel nuovo progetto, mi è stato chiesto di prolungare la mia permanenza in Tanzania…di quanto?! Prima di scriverlo qui è meglio che lo comunichi alla mia famiglia…

Spero di riuscire a scrivere presto, la connessione internet resta per il momento un grave problema!

Gaia

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