May
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L’arte dell’arrangiarsi…
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Dopo due settimane di tentativi fallimentari con un team e una gru/muletto della diocesi di Njombe, i 4 container che dall’Italia erano arrivati tempo fa, per i lavori di costruzione e allestimento del campus di Mfereke, sono stati finalmente collocati nella sede a loro designata. Ci serviranno da magazzino per legname e materiale di vario tipo.
Edgar..con il solito fare tanzaniano..che tanto le cose prima o poi si sistemano, una soluzione, anche se rocambolesca la troviamo…. è riuscito a scovare un simpatico Babu di Njombe, che munito di trattore, vecchi cerchioni di camion arrugginiti, 2 grandi crick, catene, e grosse pietre, tronchi e pezzi di legno rimediati in loco, ha in quattro e quattr’otto posizionato i 4 container sui muretti d’appoggio che i muratori della scuola con gli studenti avevano costruito appositamente, durante le lezioni pratiche di costruzioni. Edgar mi aveva avvisato: «questo Babu sta usando una…chiamiamola…“metodologia tanzaniana tradizionale”, che unita al suo ingegno, stanno davvero muovendo i container!».
Io con i ragazzi e lo staff locale, ci siamo gustati lo spettacolo stupiti e compiaciuti. In mezza giornata il lavoro era fatto!
Da quello che mi raccontano, i container che arrivano dai porti di Dar e Tanga, vengono normalmente “scaricati” dai tir attraverso delle catene e delle motrici che tirando il container lo fanno, non certo dolcemente, sbattere per terra per poi trascinarlo fino a destinazione.
Vedere per credere!